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Autore: geometra Alessandro Brun

Sconto in Fattura 2023

Sconto in Fattura 2023

LO SCONTO IN FATTURA consiste in una detrazione dall’Irpef fino pari al 50% nel limite massimo di spesa è di 96.000 euro.

Requisiti di legge

REQUISITI SOGGETTIVI:

  • Possono beneficiare dell’agevolazione non solo i proprietari o i titolari di diritti reali sugli immobili per i quali si effettuano i lavori e che ne sostengono le spese, ma anche l’inquilino o il comodatario a condizione che Il richiedente sia un contribuente assoggettato all’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF)

In particolare, hanno diritto alla detrazione:

  • il proprietario o il nudo proprietario
  • il titolare di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie)
  • l’inquilino o il comodatario dell’immobile
  • i soci di cooperative a proprietà divisa (in qualità di possessori), assegnatari di alloggi e, previo consenso scritto della cooperativa che possiede l’immobile, soci di cooperative a proprietà indivisa (in qualità di detentori)
  • gli imprenditori individuali, solo per gli immobili che non rientrano fra quelli strumentali o merce
  • i soci delle società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice e soggetti a questi equiparati, imprese familiari (alle stesse condizioni previste per gli imprenditori individuali)
  • soggetti indicati nell’articolo 5 del Tuir, che producono redditi in forma associata (società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice e soggetti a questi equiparati, imprese familiari), alle stesse condizioni previste per gli imprenditori individuali.

Hanno diritto alla detrazione, inoltre, purché sostengano le spese e siano intestatari di bonifici e fatture:

  • il familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile oggetto dell’intervento (il coniuge, i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado) e il componente dell’unione civile
  • il coniuge separato assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge
  • il componente dell’unione civile (la legge n. 76/2016, per garantire la tutela dei diritti derivanti dalle unioni civili tra persone dello stesso sesso, equipara al vincolo giuridico derivante dal matrimonio quello prodotto dalle unioni civili)
  • il convivente more uxorio, non proprietario dell’immobile oggetto degli interventi né titolare di un contratto di comodato, per le spese sostenute a partire dal 1° gennaio 2016.

REQUISITI OGGETTIVI

  1. A) I lavori sulle singole unità immobiliari per i quali spetta l’agevolazione fiscale sono i seguenti. Interventi elencati alle lettere b), c) e d) dell’articolo 3 del Dpr n. 380/2001 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia):
  • manutenzione straordinaria
  • restauro e risanamento conservativo
  • ristrutturazione edilizia
  • Gli interventi devono essere effettuati su immobili residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali e sulle loro pertinenze.

ADEMPIMENTI

Per usufruire della detrazione, è necessario:

  1. inviare, quando prevista, all’Azienda sanitaria locale competente per territorio, prima di iniziare i lavori, una comunicazione con raccomandata A.R., tranne nei casi in cui le norme sulle condizioni di sicurezza nei cantieri non prevedono l’obbligo della notifica preliminare alla Asl
  2. pagare le spese detraibili tramite bonifico bancario o postale, da cui devono risultare la causale del versamento, il codice fiscale del soggetto beneficiario della detrazione e il codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento “cd. Bonifico Parlante”.

Per usufruire della detrazione è sufficiente indicare nella dichiarazione dei redditi i dati catastali identificativi dell’immobile e, se i lavori sono effettuati dal detentore, gli estremi di registrazione dell’atto che ne costituisce titolo e gli altri dati richiesti per il controllo della detrazione.

Occorre, inoltre, conservare ed esibire a richiesta degli uffici i seguenti documenti (provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate del 2 novembre 2011 – pdf):

  • le abilitazioni amministrative in relazione alla tipologia di lavori da realizzare (concessione, autorizzazione o comunicazione di inizio lavori). Se queste abilitazioni non sono previste è sufficiente una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà in cui deve essere indicata la data di inizio dei lavori e attestare che gli interventi di ristrutturazione edilizia posti in essere rientrano tra quelli agevolabili
  • domanda di accatastamento per gli immobili non ancora censiti
  • ricevute di pagamento dell’Imu, se dovuta
  • delibera assembleare di approvazione dell’esecuzione dei lavori e tabella millesimale di ripartizione delle spese, per gli interventi sulle parti condominiali
  • dichiarazione di consenso all’esecuzione dei lavori del possessore dell’immobile, per gli interventi effettuati dal detentore dell’immobile, se diverso dai familiari conviventi
  • comunicazione preventiva contenente la data di inizio dei lavori  da inviare all’Azienda sanitaria locale,  se obbligatoria secondo le disposizioni in materia di sicurezza dei cantieri
  • fatture e ricevute fiscali relative alle spese effettivamente sostenute
  • ricevute dei bonifici parlanti di pagamento
  • La detrazione è ammessa nel limite di spesa di Euro 96.000 (iva inc) e tale importo comprende, nei limiti ed alle condizioni previsti per legge, interventi edili, materiali impiegati, attività di professionisti (progettisti strutturali, direzione lavori, ecc).

ULTERIORI CONDIZIONI RICHIESTE DALLA FACILE RISTRUTTURARE IN OTTEMPERANZA DELLA DISCIPLINA VIGENTE

  • Presentazione di documento di identità in corso di validità oltre a copia del codice fiscale
  • Visura catastale dell’immobile aggiornata
  • Contratto di locazione o del titolo di possesso e disponibilità dell’immobile
  • Autorizzazione scritta del proprietario (se diverso dal committente) all’esecuzione dei lavori
  • Sottoscrizione ed accettazione del contratto di appalto e relativo capitolato
  • Conferimento di mandato a professionisti per asseverazione prezzi ed apposizione visto di conformità
  • Dichiarazione ENEA
  • Dichiarazione di non pregresso utilizzo del plafond di spesa detraibile
  • Asseverazioni in corso d’opera.

Disclaimer: ATTENZIONE: la normativa è in costante evoluzione, e la presente pagine ha solo scopo riassuntivo delle principali informazioni. Il preventivo generato ha carattere preliminare. Solo ad esito dell’eventuale sopralluogo gratuito Facile Ristrutturare sarà in grado di definire con maggiore precisione il costo dell’intervento di ristrutturazione.. La invitiamo quindi a prendere sempre visione dei siti di informazione istituzionali quali quello dell’Agenzia delle Entrate: agenziaentrate.gov.it.

Interventi esclusi dall’autorizzazione paesaggistica o sottoposti a procedura autorizzatoria semplificata

Interventi esclusi dall’autorizzazione paesaggistica o sottoposti a procedura autorizzatoria semplificata

Nella Gazzetta Ufficiale n. 68 del 22.03.2017 è stato pubblicato il D.P.R. 13 febbraio 2017, n. 31 che individua gli interventi esclusi dall’autorizzazione paesaggistica o sottoposti a procedura autorizzatoria semplificata.
Dalla data di entrata in vigore di tale regolamento (6 aprile 2017) è abrogato il decreto del Presidente della Repubblica 9 luglio 2010, n. 139.
Ai sensi dell’articolo 13, comma 2, del DPR 31/2017 nelle regioni a statuto speciale dovranno essere adottate opportune norme di coordinamento entro 180 giorni dall’entrata in vigore del provvedimento, nelle more delle quali nella Regione FVG continueranno ad applicarsi le norme regionali vigenti di cui al D.PReg 149/2012.
Ai sensi dell’articolo 13, comma 3, del DPR 31/2017, gli interventi esenti da autorizzazione paesaggistica declinati nell’allegato A trovano comunque immediata applicazione anche nella Regione Friuli Venezia Giulia.
L’articolo 4 del DPR 31/2017 fa salvi in ogni caso gli specifici accordi di collaborazione già intervenuti tra Ministero e singole Regioni, stipulati ai sensi dell’articolo 15 della legge 7 agosto 1990, n.241.
Pertanto:
1. gli interventi elencati nell’allegato A al DPreg 149/2012 restano soggetti ad autorizzazione semplificata qualora non assorbiti nelle tipologie di intervento comprese nella tabella A del DPR 31/2017;
2. gli interventi esenti da autorizzazione paesaggistica elencati negli Accordi Stato/Regione FVG e ampliativi rispetto agli interventi di cui alla tabella A del DPR 31/2017 continuano a trovare applicazione.

fonte: Servizio tutela dell’ambiente, sostenibilità e gestione delle risorse naturali della Regione FVG http://www.regione.fvg.it/rafvg/cms/RAFVG/ambiente-territorio/tutela-ambiente-gestione-risorse-naturali/FOGLIA200/FOGLIA11/

Va altresì evidenziata la pubblicazione del Nuovo Piano di Governo del Territorio (PGT), da parte della Regione F.V.G. che è lo strumento con il quale viene dato l’avvio della riforma della pianificazione territoriale, superando l’impostazione data dal vecchio Piano Urbanistico Regionale Generale (PURG).

La riforma della pianificazione territoriale trova fondamento con la legge regionale n. 22/2009, la quale prevede che la Regione svolga la funzione della pianificazione territoriale attraverso il Piano del Governo del Territorio (PGT).

L’avvio formale del percorso di formazione del PGT è avvenuto, contestualmente all’avvio del processo di valutazione ambientale strategica (VAS), con deliberazione della Giunta regionale n. 113 del 1 febbraio 2012. La deliberazione individua i soggetti coinvolti nel percorso di VAS e prende atto del Rapporto preliminare – allegato alla deliberazione stessa – con la finalità di dare inizio alle specifiche consultazioni con i soggetti competenti in materia ambientale.

Parallelamente, nell’ambito del percorso di formazione dello strumento pianificatorio, il 17 febbraio 2012 ha avuto luogo a Udine la prima assemblea di pianificazione durante la quale sono stati presentati al pubblico il lavoro di analisi e l’impostazione di Piano.

Il 2 agosto 2012 la Giunta regionale con deliberazione n.1406 ha adottato in via preliminare il Progetto del Piano del governo del territorio, comprensivo dei relativi documenti di VAS.

Successivamente sono stati svolti i tavoli tecnici, di cui all’articolo 1, comma 4 della citata legge regionale 22/2009 e successive modifiche e integrazioni e il 24 settembre è stato presentato il Progetto di Piano di Governo del Territorio nell’ambito di una specifica Assemblea di pianificazione.

L’adozione del PGT è avvenuta con decreto del Presidente della Regione n. 227 del 31 ottobre 2012, e nei sessanta giorni dalla pubblicazione del provvedimento sono pervenute complessivamente 94 osservazioni, di cui 37 rese ai sensi dell’art. 1 comma 14 bis della LR 22/2009.

Con delibera n. 408 del 14 marzo 2013 si è conclusa l’istruttoria in merito alle osservazioni, mentre con deliberazione n. 489 del 21 marzo 2013 è stato approvato il parere motivato che ha chiuso la procedura di VAS e, conseguentemente, si è proceduto all’ultima revisione dei documenti del PGT.

Il procedimento di approvazione si è concluso il 16 aprile 2013 con il decreto del Presidente della Regione n. 084/Pres.

Il PGT è stato pubblicato il 2 maggio 2013 sul 1°supplemento ordinario n. 20 al BUR n. 18 ed è composto dai seguenti elaborati:
– Allegato 1 – Piano del Governo del Territorio – Relazione di analisi del territorio regionale
– Allegato 2 – Piano del Governo del Territorio – Documento Territoriale Strategico Regionale (DTSR)
– Allegato 3 – Piano del Governo del Territorio – Carta dei valori (CDV)
– Allegato 4 – Piano del Governo del Territorio – Norme tecniche di attuazione (NTA)
– Allegato 5 –Rapporto ambientale (RA)
– Allegato 6 – Sintesi non tecnica del rapporto ambientale (RA)

Elenco elaborati grafici

– Allegato 7 – Tav. 1A – Quadro conoscitivo – Natura e morfologia. Aspetti fisici, morfologici e naturalistici
– Allegato 8 – Tav. 1B – Quadro conoscitivo – Natura e morfologia. Biodiversità
– Allegato 9 – Tav. 1C – Quadro conoscitivo – Natura e morfologia. Rischi naturali e vulnerabilità
– Allegato 10 – Tav.2 – Quadro conoscitivo – Paesaggio e cultura
– Allegato 11 –Tav.3 – Quadro conoscitivo – Insediamenti ed infrastrutture
– Allegato 12 –Tav. 4 – Quadro conoscitivo – Attività del territorio non urbanizzato
– Allegato 13 – Tav. 5 – Quadro conoscitivo – Attuazione della pianificazione territoriale di settore e in materia di parchi e riserve
– Allegato 14 – Tav. 6 – Documento Territoriale Strategico Regionale – Sistemi territoriali locali
– Allegato 15 – Tav 7A – Documento Territoriale Strategico Regionale – Piattaforma territoriale regionale – Rete policentrica insediativa, rete infrastrutturale dei trasporti e della mobilità
– Allegato 16 – Tav 7B – Documento Territoriale Strategico Regionale – Piattaforma territoriale regionale – Progetto rete ecologica ambientale
– Allegato 17 – Tav. 8A – Carta dei Valori – Componenti territoriali- storico-culturali e paesaggistiche
– Allegato 18 –Tav. 8B – Carta dei Valori – Componenti territoriali- ecologiche
– Allegato 19 –Tav. 8C – Carta dei Valori – Componenti territoriali – eccellenze produttive: filiere, attività distrettuali, ricerca e innovazione
– Allegato 20 – Tav. 9 – Carta dei Valori – Sintesi delle componenti territoriali. Valore strutturale unitario. Valori complessi. – Ambiente, storia, economia.

Si rende disponibile anche l’allegato 22 della delibera n. 693 dd. 11 aprile 2013:

– Allegato 22 – Dichiarazione di sintesi ai sensi dell’art 17 comma 1 lettera b) del Dlgs 152/06.

Come risparmiare sulla bolletta

Come risparmiare sulla bolletta

Come risparmiare sul riscaldamento: isolare gli spazi

Innanzitutto, se state costruendo o ristrutturando casa, fate in modo che la coibentazione e l’isolamento di tetti e soffitti siano una priorità: una casa ben coibentata attraverso un cappotto termico a norma aiuta a isolare gli ambienti e a risparmiare su riscaldamento tra il 40% ed il 50% dei costi. Nella scelta dei serramenti, inoltre, optate per infissi a doppio vetro e taglio termico, in sostituzione delle vecchie finestre, che evitano spifferi e perdite di calore.

Controllare la temperatura degli ambienti

In pieno inverno la nostalgia per l’estate è tanta: le giornate lunghe, il sole splendente, le vacanze al mare e la spiaggia, sono solo un ricordo lontano purtroppo. Non per questo bisogna riprodurre dentro casa il clima di agosto. Scaldare troppo la propria abitazione fa male alla salute ed alle tasche: la normativa nazionale consente una temperatura fino a 20 gradi con 2 di tolleranza (22 in totale), ma ne bastano già 19 per stare bene. Ricordate di impostare correttamente la temperatura: ad ogni singolo grado corrisponde un consumo non indifferente di energia. Per ogni grado abbassato il risparmio sul gas va dal 5 al 10%.